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Ludus Magnus II – L’ascesa degli dèi

Ludus Magnus

 

Era la notte in cui il vecchio e saggio Oracolo Sibillino avrebbe dovuto rivelare la verità. L’uomo canuto, seduto in mezzo a una piazza, aveva radunato attorno a sé migliaia di uomini che, silenziosi, attendevano con ansia le sue parole: gli astanti sostavano composti attorno a lui impugnando torce la cui luce tremula illuminava i loro volti rendendoli simili a spettri, a fuochi fatui.
Finalmente l’Oracolo parlò:
“Tutto ebbe inizio quando gli Elohim, i figli degli dèi, furono inviati sulla Terra e tradirono il loro Creatore mescolandosi con le donne terrestri e accoppiandosi con loro: dalla loro unione nacquero nuove creature ribelli e corrotte, mezzi dèi e mezzi uomini, note come Nephilim o Giganti. Il Creatore, disgustato da tale comportamento, punì i propri figli imprigionandoli nelle profonde oscurità della terra e decise di sterminare i Nephilim riuscendo nel proprio intento. Gli Elohim, ormai privati della loro natura divina, giacciono tuttora nelle viscere dell’Ade covando rabbia, tormentati da un bramoso e atavico desiderio di vendetta. Arriverà il loro momento, in un giorno che molti descriveranno come Apocalisse, in un tempo che i nostri futuri antenati definiranno 2018 e in un luogo in Toscana nato dalla costruzione e dall’uso di un tracciato viario, che collegherà l’entroterra con uno scalo marittimo posto sulla costa: il suo nome sarà Forte dei Marmi. Il giorno del giudizio sarà chiamato dagli uomini, per enfatizzarne l’importanza e in onore degli antichi e memorabili ludi gladiatori, Ludus Magnus II. Il risveglio degli Elohim sarà preceduto da un terribile sisma, le cui onde distruttrici si propagheranno dalle profondità della terra fino a raggiungere la superficie, la cui energia incommensurabile servirà come sorgente di energia per l’epico scontro che dovranno affrontare. Essi, ormai divenuti semi-dèi, combatteranno tra loro per riconquistare le grazie del loro Creatore, per tornare ad avere il ruolo che gli spetta di diritto dai tempi della Genesi. Oramai più simili agli uomini che agli dèi, s’incarneranno nei guerrieri più temibili, arditi e valorosi provenienti dagli angoli più disparati dell’antico continente europeo e proveranno le emozioni tipiche degli esseri umani: dolore, rabbia, coraggio, disperazione, paura ed eroismo. Combatteranno sfidandosi in scontri senza esclusione di colpi, all’ultimo sangue in cui non esiste una seconda possibilità, in cui non esiste pietà; la posta in palio è troppo alta affinché esistano giustificazioni. I duelli avranno ben poco di divino, vi saranno urla, rumore di ossa spezzate, odore di sangue sgorgante dalle ferite. Gli Elohim sperimenteranno un concetto per loro alieno, il dualismo: uno vincerà e l’altro perirà, uno avrà la gloria e l’altro il baratro della sconfitta”.
L’Oracolo non si sbagliava. In attesa dell’imminente scontro biblico gli antichi figli di Dio si sono fatti uomini e si allenano duramente per ottenere la supremazia. Solo pochi riusciranno nell’intento, soltanto ad alcuni è data la possibilità di sedere accanto agli dèi. Sono come bestie affamate tenute in gabbia nell’attesa di essere liberate per dar libero sfogo alla propria potenza, alla propria rabbia accumulata in molti anni che li ha resi i migliori guerrieri mai esistiti. Come predatori famelici e implacabili, fiutano l’aria per individuare la propria vittima, il proprio pasto. L’entità dell’obiettivo non concepisce mezze misure, la misericordia non è contemplata: per raggiungerlo dovranno confrontarsi in scontri brutali in un’arena il cui terreno sarà imbevuto del loro sudore, del loro sangue. Si nutriranno morbosamente dell’adrenalina sprigionata dai numerosi spettatori per terminare l’avversario. La purificazione eterea passerà inevitabilmente attraverso lo scontro fisico brutale, un percorso di catarsi alchemico che condurrà i vincitori dallo stato di intrepidi guerrieri di carne e ossa a dèi immortali. Solo i vincitori riconquisteranno il regno dei cieli riappropriandosi della propria coscienza integrata, della loro vera essenza spirituale. Il momento tanto agognato sta per giungere, la carneficina è imminente.
In quei giorni oscuri il sole si oscurerà, la terra sarà percossa da scuotimenti e la luna non darà più la sua luce; gli astri precipiteranno dal cielo e le potenze celestiali saranno sconvolte. Ludus Magnus II: il luogo in cui anche gli dèi possono sanguinare.

Ottavio Bosco